Per la collezione autunno inverno, Manuel Facchini ha dato libero sfogo alla sua fantasia visionaria e sofisticata, creando una collezione di grande impatto incentrata sulla tridimensionalità. Quasi esoterica, l’intera sfilata si compone di abiti leggeri nei toni pastello, stampe pixelate e hi-tech, alternati a maglie simili a corazze e stivali sopra il ginocchio in pandant con i guanti di tulle.
I volumi sono leggeri, le lavorazioni declinate in plissés a rombi, tagli insoliti, stampe a rilievo e punto vita immortalato da bustini e pince, come nel Settecento. I cappotti sono ampi, oversize ed impreziositi da colli asimmetrici e a punta. Le trasparenze e le tinte pastello stemperano il tutto, pacate per una musa quasi angelica ed etera, romantica e magica in turchese, blu e azzurro. Il classico tubino nero si rinnova, la gonna si fa a palloncino e viene indossato con collant leggerissimi con grafismi astratti.
I tacchi sono altissimi e sottili, i plateau imponenti, abbinati alle borse, semplicemente spettacolari. Il modello più interessante è senza dubbio la Hobo, raffinata ed elegante, ma allo stesso tempo estremamente pratica e comoda poiché la si può tranquillamente portare a spalla. In pelle, ad effetto verniciato è decorata con lavorazioni in rilievo, chiusura a zip e, nascosta nella parte anteriore, una piccola targhetta metallica con il logo della griffe. Nero e viola, le declinazioni cromatiche.