Legge sulla riforma del lavoro: Giorgio Napolitano non firma e rimanda la legge alle Camere

Oggi, 31 Marzo 2010 a Roma Giorgio Napolitano (capo dello Stato) ha deciso di non firmare la legge sulla riforma del lavoro, rinviandola immediatamente alle Camere.

Tutto questo perché la legge conteneva alcune modifiche riguardanti il licenziamento all’articolo n°18; E spiega il Quirinale, non è stato firmato anche per colpa della di elementi differenti all’interno dell’articolo, notando differenti problemi di eterogeneità in alcune disposizioni anche sull’articolo :

–    Numero 31;

–    E numero 20.[sniplet ADSENSE]Riguardanti i vari temi sulla tutela del lavoro e sul piano sociale; Ecco cosa ha detto il presidente Napolitano :

“C’è stata un’estrema eterogeneità per alcune disposizioni molto delicate tra loro”

Comunque, dobbiamo ammettere che questa è la prima volta che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da quando è in carica, “dal 2006” non firma una legge, rinviando il tutto alle Camere; Facendo un leggero dietro front (una retromarcia sui sensi) riferendosi “all’articolo numero 74”.

L’articolo 74 della Costituzione, prevede  : che il Presidente della Repubblica, prima di approvare una legge, possa mandare un e richiedere una nuova deliberazione alle Camere con un messaggio motivato sulla non approvazione; E se le Camere approveranno ancora la legge, questa deve essere promulgata…