Cairo: è guerra civile.

La violenza dilaga nelle strade, nelle piazze, alle porte delle case. L’Egitto è in preda al caos più completo, e Mubarak nonostante tutto rifiuta di dimettersi perchè “lascerebbe il paese nel caos”, mentre il sangue continua a scorrere.

Oggi il vicepresidente Suleiman ha parlato alla nazione promettendo elezioni presidenziali ad Agosto, ed invitando le nuove generazioni ad avere fiducia nell’uomo che ha retto le sorti del paese per trent’anni. Parole al vento, perchè in contemporanea alcuni cecchini appostati sul tetto dell’Hotel Remsis, piazza Abdul Munim Riad, nel centro del Cairo, hanno fatto fuoco sulla folla uccidendo una persona e ferendone due. Partono allora le sassaiole, i sostenitori di Mubarak caricano ancora, gli addetti Onu abbandonano il paese e riparano a Cipro, il conto delle vittime cresce e cresce ancora…e non è finita.