L’Egitto nel caos: brucia il museo del Cairo

L’Egitto è ormai sull’orlo della guerra civile. Altra giornata di sangue nel paese dei faraoni, con i manifestanti impegnati in mattinata prima con i sostenitori di Mubarak e poi contro le stesse forze armate. Cinque i morti, centinaia i feriti, l’escalation di violenza non si è fermata neanche di fronte ad uno dei più grandi patrimoni dell’umanità: nel pomeriggio diverse molotov sono state lanciate contro il Museo Egizio del Cairo, che ha preso fuoco. Due le mummie danneggiate, forse perse per sempre. Un altro danno irreparabile.

E dire che ieri, con Mubarak che annunciava il proprio ritiro, la situazione sembrava migliorata. L’Esercito aveva stamani “pregato” i manifestanti di tornare a casa, dato che “il messaggio era passato”. Poi un altro patatrac. Irruzioni di poliziotti in borghese e a cavallo, feriti dall’una e dall’altra parte, Obama che interviene di nuovo pubblicamente, appoggiato dalla UE, chiedendo le immediati dimissioni di Mubarak, il governo egiziano che non cede, lo scontro che si propaga nelle piazze, nelle strade, ovunque.
Sarà una lunga notte.