Pietro Orlandi incontra Ali Agca – Sono passati ormai 17 anni, 17 anni da quando Emanuela Orlandi giovane figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, scomparve in circostanze misteriose il 22 Giugno 1983. Negli anni sono stati fatte molte ipotesi, alcune coinvolgevano la Banda della Magliana, altre direttamente lo Stato Vaticano attraverso il Banco Ambrosiano.
A 17 anni dalla scomparsa, un barlume di speranza sembra sfiorare l’animo dei familiari di Emanuela Orlandi, un barlume che proviene dalla Turchia, e più precisamente da Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo Secondo, da poco tornato in libertà. Negli ultimi suoi giorni in carcere Ali Agca, in una lettera, aveva sostenuto l’esistenza in vita di Emanuela, affermazioni queste che hanno subito suscitato un sentimento di speranza nella famiglia Orlandi.
L’incontro con Ali Agca – La famiglia si è subito messa in contatto con Ali Agca che ha acconsentito ad incontrare un familiare di Emanuela per parlare personalmente della questione. L’incontro si è tenuto venerdì scorso tra Ali e Pietro, il fratello di Emanuela Orlandi. L’incontro si è tenuto a Istanbul e ha avuto una durata di circa 3 ore nella quali Ali Agca ha confermato la sua versione, affermando l’esistenza in vita di Emanuela, che vivrebbe in una città europea, tenuta prigioniera da un organizzazione segreta. Secondo Ali, Emanuela sarebbe stata rapita a seguito del suo imprigionamento, e adesso che è tornato libero anche Emanuela deve tornare in libertà. Ali Agca ha dato completa disponibilità per collaborare, al fine di ottenere la liberazione di Emanuela, che dovrebbe avvenire a seguito della consegna ai rapitori di alcuni documenti detenuti dall’ex lupo grigio.
Chissà se Ali Agca dice la verità e se Emanuela Orlandi è davvero ancora viva e tenuta prigioniera, quello che è certo è che questo incontro ha riacceso le speranze della famiglia Orlandi, e noi tutti speriamo che le loro aspettative vadano a buon fine.