L’Unione europea punta sul nucleare

Per un’energia sicura, sostenibile ed economicamente accessibile, che contribuisca alla competitività dell’Europa”. E’ stato questo il tema portante del primo Consiglio europeo del nuovo decennio tenutosi a Bruxelles, cui hanno partecipato i leader dei 27 paesi membri. Su due punti specifici è stato raggiunto un accordo: l’apertura di un dibattito su un maggiore ricorso al nucleare, per diminuire la dipendenza dai paesi produttori di idrocarburi e la costruzione di una rete comunitaria che consenta una libera circolazione dell’energia. Il nucleare soprattutto, su proposta di Francia e Gran Bretagna, dovrebbe essere inserito tra le opzioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici del 20-20-20 (incremento del 20% di produzione energetica da fonti rinnovabili, riduzione del 20% delle emissioni di Co2 e 20% in più di risparmio energetico), profilandosi, inoltre, di strategica importanza per la riduzione della dipendenza dell’Unione europea dal petrolio Mediorientale e dal gas russo e fare in questo modo fronte all’inevitabile aumento dei prezzi delle risorse fossili. Su un punto, però, i tecnici della Commissione mettono in guardia: “Se nessuna misura sarà presa per accelerare il ritmo di investimenti per l’efficienza energetica, nel 2010 saremo più vicini al 10% che non al 20%” – e, proprio per questo, si vorrebbero trasformare in “vincolanti e controllati” i piani nazionali di risparmio che gli Stati membri sono tenuti a presentare ogni anno. “Bisogna investire su energia e innovazione, – si legge nella nota conclusiva del Vertice – che sono fondamentali per la crescita e prosperità future dell’Europa”.  Vi è la necessità di un mercato interno dell’energia pienamente funzionale, interconnesso e integrato che  contribuirà a incentivare la crescita e la creazione di posti di lavoro nonché a promuovere la competitività europea. Per questo Consiglio e Parlamento europeo sono invitati ad adoperarsi per la rapida adozione della proposta della Commissione di un regolamento sull’integrità e la trasparenza dei mercati dell’energia, al fine di dar vita entro il 2014 ad un mercato unico dell’energia.  “L’Ue e i suoi Stati membri – si legge nelle conclusioni –  dovranno promuovere gli investimenti nelle fonti rinnovabili e nelle sicure e sostenibili tecnologie a basse emissioni e concentrarsi sull’attuazione delle priorità tecnologiche stabilite nel piano strategico europeo. La Commissione è invitata a proporre iniziative dedicate a nuove reti intelligenti, allo sviluppo di veicoli puliti, allo stoccaggio energetico, allo sfruttamento dei biocarburanti e alle soluzioni di risparmio energetico per le città”.