Inferno al Cairo. Morti in piazza.

Esercito in piazza, quattrocento arresti, diversi i morti ed i feriti. Un bilancio dall’inferno.
Il governo egiziano aveva annunciato nei giorni scorsi il coprifuoco nelle città del Cairo, di Alessandria e di Suez. Distrutta la sede del Partito Nazionale democratico di Hosni Mubarak. E’ il venerdì della collera.

Nella capitale il coprifuoco è stato ignorato, i manifestanti hanno caricato la polizia, la quale ha richiesto l’intervento dell’esercito. Sfondata la linea sul ponte Qasr al-Nil, presa Piazza al-Tahrir. Gli agenti in rotta totale hanno dovuto abbandonare alcuni mezzi che sono finiti nelle mani dei rivoltosi, i quali ora controllano completamente le zone conquistate.
In queste ore è l’esercito regolare a gestire il counter-attack governativo, e come sempre accade in questi casi il sangue inizia a scorrere copioso. Anche Alessandria e Suez nelle mani dei manifestanti. Si prospetta il pericolo di rivoluzione completa.