La Terra sarà illuminata da due soli, come mille anni fa.

Uno spettacolo celeste assolutamente unico sembra attendere noi abitanti di questa vecchia e stanca terra, imponente ed irripetibile forse anche più del passaggio della Cometa di Halley o di una eclissi completa di Sole.
Secondo il prof. Brad Carter della prestigiosa università del Queensland, in Australia, uno dei più affascinanti astri del nostro cielo notturno potrebbe terminare la propria vita a stretto giro di posta (entro il 2012) trasformandosi in una supernova , e rendendosi dunque perfettamente visibile anche durante le ore diurne.

Si tratta di Betelgeuse, una supergigante rossa di classe spettrale M1-2 Iab, cioè una stella ben addentro alla propria “terza età”, ed avviata all’estinzione. Dista 640 anni luce dalla Terra, non vicina ma nemmeno lontanissima, e la si può facilmente riconoscere all’interno della costellazione di Orione a causa del proprio colore rossastro e delle ragguardevoli dimensioni.  Una grandezza che sembrerà addirittura aumentare al momento dell’esplosione finale, dando l’impressione agli spettatori di tale avvenimento di assistere alla nascita di un secondo sole.

«Nessuno può prevedere la comparsa di una supernova», chiarisce Piero Benvenuti, professore di astrofisica all’Università di Padova.  «Per noi è una grande opportunità di studio. È raro vedere un’esplosione galattica, però aspetterei a definire il tutto come la comparsa di un secondo sole. La distanza che ci separa da Betelgeuse è davvero troppo rilevante, e questo influirà sulla nostra percezione del fenomeno»

Del resto non è la prima volta che l’umanità ha modo di assistere ad eventi del genere: il grande Galileo fu lui stesso testimone di una supernova, nel 1604, e così Keplero. Addirittura nel 1054 gli astronomi Cinesi furono messi in allarme dall’improvvisa comparsa di “un’altra luna piena”, visibile anche di giorno per settimane, presumibilmente originata dalla fine di un grosso astro all’interno della costellazione del Cancro.
E noi, come reagiremo a questo affascinante fenomeno? Forse con meno paura, e con più interesse. Forse addirittura con un pizzico di indifferenza, presi come siamo dal corso del nostro tran tran quotidiano. O forse, come mille anni fa alzeremo gli occhi al cielo e ci faremo rapire, forse tornando un po’ bambini, dalle meraviglie di questo nostro strano universo.