Wikileaks: Julian Assange non si arrende ed è paragonato a V per Vendetta

Il proprietario di wikileaks, Julian Assange, è stato raggiunto una decina di giorni fa da un mandato di arresto europeo emesso dalla Svezia per reati a sfondo sessuale, ma il suo avvocato, Mark Stephens lo ha rimandato al mittente perché compilato male. Lo stesso avvocato fa sapere alle agenzie di stampa che ieri è arrivato un nuovo mandato di arresto europeo per Julian Assange e che lo sta valutando per prendere una decisione: “Se considererò che il mandato di arresto ha un fondamento andremo in tribunale, altrimenti denuncerò la Corte” ha dichiarato l’avvocato e nel contempo ha anche smentito la notizia, pubblicata dal Times, di una possibile “resa” di Julian a Scotland Yard.

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Il piano e l’organizzazione per questa azione del patron di Wikileaks non ha lasciato spazio all’improvvisazione. Difatti, Assange ha fatto sapere che, nel caso in cui muoia, le centomila persone che posseggono una copia del database di wikileaks riceveranno il codice per decriptarlo e saranno pronte a portare a compimento la sua opera divulgatoria. Una vera e propria strategia che sembra essere presa dal “Graphic Novel” V per Vendetta.
Julian Assange sembra che si sia preparato ad emulare metaforicamente il protagonista del famoso racconto, facendo saltare il sistema delle goverances internazionali. Invece dell’esplosivo, però, sta usando il senso del ridicolo. Ancora fino a questo momento, infatti, nonostante tutto il nervosismo che vari capi di Stato continuano a dimostrare, non è stato pubblicato nulla di particolarmente rilevante su wikileaks.

Fonte: Ansa/Foto:@ Karppinen (wikimedia commons)